Roma, 6 feb. (askanews) – Il ritiro da parte della Commissione Europea della proposta di regolamento sulluso sostenibile degli agrofarmaci, che avrebbe comportato insostenibili tagli da mettere in atto nei prossimi anni, viene incontro alle istanze avanzate dai produttori agricoli del nostro paese, da tempo impegnati in prima linea per assicurare la sostenibilità delle produzioni, e fa il paio con il rigetto deciso dal Parlamento Europeo un paio di mesi fa. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista a proposito dellannuncio arrivato oggi dalla presidente dellEsecutivo comunitario Ursula von der Leyen.
Con la retromarcia della Commissione UE è stato scongiurato definitivamente il taglio entro il 2030 del 62% delluso di agrofarmaci e del 50% delle sostanze attive sostitutive, che avrebbe avuto ripercussioni drammatiche sul Primario nazionale, andando a ridimensionare sensibilmente diverse filiere produttive, rimarca Battista, auspicando che per future simile iniziative si dovrà procedere con una preventiva e approfondita valutazione dimpatto delle ricadute economiche e socio-ambientali dei tagli, tenendo in debita considerazione le alternative a disposizione degli agricoltori per difendere le proprie produzioni.
In caso contrario, oltre ad assestare un duro colpo al Primario, si andrebbero indirettamente a danneggiare anche i consumatori, esposti in misura maggiore al concreto rischio di trovarsi sugli scaffali prodotti provenienti da paesi terzi, non sottoposti alle stringenti regole che valgono per le produzioni agricole comunitarie, aggiunge il presidente, ribadendo limportanza di puntare sulla ricerca e sullinnovazione.