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Giornata del benessere sessuale, l’andrologo: “Attenzione a Hpv, gonorrea e micoplasma”

SanitàGiornata del benessere sessuale, l’andrologo: “Attenzione a Hpv, gonorrea e micoplasma”

ROMA – “Sicuramente Hiv ed epatite C sono due tra le malattie sessualmente trasmissibili più conosciute ma ve ne sono diverse altre molto meno note e, per questo, più insidiose“. Lo spiega all’agenzia Dire Andrea Isidori, professore ordinario di Endocrinologia e Andrologia all’Università Sapienza di Roma e consigliere dell’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, nel giorno in cui ricorre la Giornata mondiale del benessere sessuale.
“Di questo elenco- informa- fa parte l’infezione da Hpv, ovvero da Human Papilloma Virus, un’infezione virale estremamente trasmissibile. Per fortuna abbiamo un’arma per contrastare questo virus, il vaccino. L’unico problema è che la vaccinazione non viene fatta in maniera capillare su tutta la popolazione italiana. La Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, di cui sono stato presidente, ha condotto una grande battaglia per avere la vaccinazione universale, estesa quindi anche all’uomo oltre che alla donna, proprio per ridurre la contaminazione”.

“Questa infezione è particolarmente pericolosa- prosegue- perché è a trasmissione sessuale, ma quando interessa alcuni genotipi virali si associa a un’aumentata incidenza di tumori dell’utero, del cavo orale e dell’ano. E questo perché si tratta di un virus che va a integrarsi nelle cellule e poi modifica il rischio oncologico”.
“Un’altra malattia altamente frequente e molto trascurata- evidenzia l’esponente dell’Omceo Roma- è rappresentata dalle infezioni da Neisseria gonorrhoeae, una infezione batterica nota in passato, che è stata in parte misconosciuta per l’utilizzo frequente di antibiotici non specifici, cioè in grado di attenuare la malattia ma non di eradicarla completamente. Queste infezioni batteriche possono essere misconosciute o non trattate adeguatamente e, quindi, diffondersi”.
“Infine- ricorda il professor Andrea Isidori- vi sono altre infezioni a trasmissione sessuale emergenti. Tra queste, quelle legate alla specie del micoplasma, estremamente frequenti e che, proprio perchè anche queste poco sintomatiche, le scopriamo nel corso delle indagini che facciamo nell’ambito della coppia infertile”.
Tutte queste infezioni si trasmettono ugualmente nell’uomo e nella donna. “Questo- dichiara- è estremamente importante, perchè ci indica che l’unica strada per eradicarle è avere un atteggiamento di trattamento della coppia. Se noi non gestiamo la coppia, queste infezioni si passano l’un l’altro secondo la nostra definizione, ‘a ping pong’. E non solo: quando non le trattiamo in maniera adeguata, rischiamo di facilitare un altro fenomeno molto frequente, ovvero quello dell’antibiotico-resistenza“.
“Se noi non identifichiamo correttamente l’agente patogeno di queste infezioni a trasmissione sessuale- ammonisce- rischiamo di utilizzare le armi terapeutiche inappropriate, quindi gli antibiotici quando non servono o gli antibiotici non corretti per trattare quel determinato germe, e rischiamo di selezionare ceppi che sono antibiotico-resistenti e che, a lungo andare, possono provocare infezioni che diventano sempre più approfondite nell’ambito dei genitali, quindi diventano sempre più profonde, o possono diventare infezioni sistemiche e dare luogo a complicazioni che vanno al di fuori di quella che è la sfera genitale o riproduttiva”.
“Ricordiamoci- tiene a precisare il Past President della Società Italiana di Andrologia e della Medicina della Sessualità- che le infezioni sono una delle cause più frequenti e più subdole di infertilità della coppia“.
“Da non trascurare- continua- sono sicuramente anche le infezioni da clamidia. Anche queste sono molto frequenti e possono essere misconosciute. Nel maschio possono dare pochi sintomi, sono maggiormente sintomatiche nella femmina e in entrambi i casi possono determinare alterazioni della risposta immunitaria all’interno del sistema genito-riproduttivo, sia maschile che femminile, che interferiscono in modo molto significativo con la possibilità di concepimento e di portata avanti delle gravidanze”.
“Vorrei inoltre ricordare la candida– afferma- una condizione associata soprattutto alla patologia femminile ma che può interessare anche il maschio. Può inoltre verificarsi una forma di trasmissione all’interno della stessa coppia”.

IL DIRITTO ALLA SESSUALITA’ E L’IMPORTANZA DI INVESTIRE NELLA PREVENZIONE

“Oggi- chiosa Andrea Isidori- sappiamo che la sessualità è un diritto sancito dall’Organizzazione mondiale della sanità, è il diritto di avere la possibilità di avere una soddisfacente vita sessuale. È un diritto che, ovviamente, si mantiene con un investimento e l’investimento che si deve fare oggi è quello della prevenzione. Prevenire significa mantenere quegli stili di vita e quelle accortezze che ci consentono di preservare la sessualità fino alle fasi più avanzate della vita. Oggi sappiamo che si può avere una sana e soddisfacente vita sessuale per tutta la vita, anche se questa cambia nelle sue caratteristiche, nella modalità e nella quantità, ma questo non ne limita l’importanza anche in termini di beneficio”.
“Sappiamo infatti- dice ancora- che le coppie che mantengono l’attività sessuale hanno una spettanza di vita superiore a quelle che la interrompono. Dunque, la buona attività sessuale fa bene alla salute e noi la manteniamo con l’educazione agli stili di vita: ad esempio, sappiamo che la disfunzione erettile è uno dei primi segni di malattia cardiovascolare, che precede di tre-quattro anni la comparsa di eventi cardiovascolari maggiori“.
“In questa giornata- conclude- il messaggio più importante da dare è che qualsiasi avvisaglia di una attività o di una vita sessuale che si sta degradando deve essere la prima spia per consentirci di fare un check up su quelle che possono essere le cause. E le cause, molto spesso, sono ormonali, metaboliche, vascolari e neurologiche. Se attraverso il sintomo di una disfunzione sessuale riusciamo a identificare precocemente quelle alterazioni di queste quattro aree, possiamo prevenire complicanze anche più gravi. Oggi, dunque, la buona sessualità rappresenta per noi anche una buona fortuna che ci consente di vivere appieno una vita sana“.

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